Lo stendardo della Società, realizzato dal Prof. Marco Giubbilei nel 2012, per espressa volontà del Presidente Sergio Nottolini, rappresenta la sintesi della nascita della Macchia Faggeta.
Alla base del drappo è riportata la formula con la quale l’abate, secondo la leggenda popolare, donò il fondo della faggeta al Comune per permettere la raccolta della legna.
Alla radici del faggio si trovano le due date degli atti di fondazione, stipulati entrambi in una notte d’inverno simboleggiata dalla luna e dal fiocco di neve.
La chioma dell’albero, che sovrasta la nostra montagna, è costituita da 205 foglie. Tanti alla fine furono gli acquirenti del fondo della faggeta. Tra tutte le foglie spicca quella di color rosa che rappresenta Giovanna Cassettini la quale, con la sua adesione, dette inizio al diritto di eredità e di voto alle donne già nel 1788.