Nato nel 1945 a Sorano (GR), Gian Carlo Baiocchi si è trasferito ad Abbadia San Salvatore (SI) all’età di 8 anni. Dopo aver completato la scuola di avviamento professionale, ha intrapreso una carriera come operaio specializzato, lavorando in diversi Paesi d’Europa e del Nord Africa. Queste esperienze gli hanno permesso di conoscere e vivere in prima persona il deserto e le culture africane, influenze che avrebbero poi arricchito profondamente la sua produzione artistica.
Stabilitosi ad Abbadia San Salvatore, Baiocchi ha sviluppato un legame profondo con la natura incontaminata dei boschi del Monte Amiata, che conosce intimamente. All’età di 40 anni, ha deciso di dedicarsi completamente all’arte, esprimendosi attraverso dipinti, disegni e sculture realizzate con una varietà di materiali come pietra, legno e metallo.
Baiocchi crea la sua arte da autodidatta prediligendo, per quanto riguarda la sua produzione pittorica, il mezzo dell’acrilico su tela con toni monocromi del blu. In questi quadri di medio e grande formato rappresenta paesaggi surreali abitati da personaggi immaginifici che, non di rado, esistono in simbiosi con alberi o pietre e dove non è infrequente l’uso di paradossi e effetti ottici ispirati da M.C. Escher.
Le sue sculture sono sempre la raffigurazione di personaggi fantastici, totemici e spesso fusi insieme seguendo la conformazione stessa del legno o della pietra. Vi si scorgono influenze provenienti dell’arte africana o totemica degli indigeni delle americhe. Il tutto è comunque filtrato dalla sensibilità di Baiocchi che ha creato un suo immaginario originale e fortemente riconoscibile.
Le sue opere, esposte in numerose mostre nell’area amiatina e oltre, comprendono monumenti scultorei situati a Radicofani, Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio. Una delle sue creazioni più celebri è collocata presso il Sasso della Culla, lungo il percorso di Rigale ad Abbadia San Salvatore.
Oggi Gian Carlo Baiocchi vive e lavora ad Abbadia San Salvatore, a pochi passi dal bosco che tanto ama, continuando a trarre ispirazione dalla natura circostante per le sue creazioni.
Le opere per la Macchia Faggeta
L’artista ha realizzato diverse opere per la Macchia Faggeta, tutte visibili e liberamente visitabili. Queste sculture, create su commissione, sono scolpite in trachite, una pietra particolarmente dura e resistente, nota localmente come “sassi di peperino”. La scelta dei materiali e dei luoghi è stata attentamente ponderata: ogni scultura è inserita armoniosamente nel contesto naturale circostante.
Ecco le opere principali:
- “Lo Stemma”
Logo della Società • Inizio Sentiero Rigale – 2018
Lo stemma della Macchia Faggeta rappresenta simbolicamente l’identità della comunità e la sua profonda connessione con il territorio. - “Lo Smacchio”
I muli dei mulattieri • Loc. Sasso della Culla – 2019
Questa scultura rappresenta i muli che, per generazioni, hanno trasportato la legna dai boschi verso i luoghi accessibili ai mezzi di trasporto. In molti luoghi impervi, questa antica pratica è ancora in uso, preservando il delicato equilibrio dell’ecosistema senza l’uso di mezzi meccanici invasivi. - “La magia del Bosco”
I folletti del Monte Amiata • Loc. Crino dei Pizzicatopi – 2022
Un omaggio alla dimensione magica del Monte Amiata, questa scultura raffigura i folletti che, secondo la leggenda, abitano i boschi della montagna. Seduti su funghi giganti, questi esseri dispettosi hanno il potere di decidere se un cercatore di funghi sarà fortunato o meno nella sua ricerca. Invisibili agli occhi di chi non sa osservare, i folletti si trasformano in oggetti del bosco per sfuggire agli sguardi indiscreti. Si narra che, quando si percepisce un movimento con la coda dell’occhio e ci si volta di scatto, i folletti si tramutino immediatamente in qualsiasi elemento naturale, evitando di essere scoperti. Tuttavia, chi riesce a mantenere la calma e a non voltarsi d’istinto potrebbe avere la fortuna di vederli, ma solo se i folletti stessi riterranno che la persona sia meritevole di questo raro incontro.
Ogni opera di Gian Carlo Baiocchi è un invito a scoprire la natura con occhi nuovi, lasciandosi incantare dalla bellezza e dalla magia che il Monte Amiata custodisce.
Visitate la Macchia Faggeta e lasciatevi trasportare dall’arte di Baiocchi, che continua a celebrare con passione il legame profondo tra uomo e natura.