SONO TRASCORSI 225 ANNI
“Al Nome San.mo di Dio, e così sia.
L’anno del Signore mille ottocento: Indizione Terza; et il dì vent’otto del mese di Febbraio…”
Queste le prime parole dell’atto 101 del 28 febbraio 1800 rogato dal Notaio Filippo Coli nell’Abbadia S.Salvatore Cura Arcipretale di S.Croce, nella stanza a uso di granaio del Sig. Filippo Sarti in contrada “l’ortaccio” nel quale, riassunti i contratti del 1788, constatato che non tutti pagavano la fida necessaria per le quote del censo e per l’estinzione del debito, trentotto capofamiglia dichiarano, come proprietari, di ammettere nella Società altri Capofamiglia presenti che si obbligano a tale pagamento. Il numero dei proprietari del tenimento boschivo da cinquantotto (primi firmatari degli atti 620 e 622) passerà quindi a duecentocinque.
Sono passati 225 anni da allora e la Società con profonda e costante dedizione mantiene orgogliosamente come suo principale obiettivo la “cura” di quel bene comune che è la faggeta.
Foto di Luciano Forti